Mese dell’Igiene cerebrale
30/03/2009Per aprile 2009 ARGO promuove
IL MESE DELL’IGIENE CEREBRALE
Come dimostrano le cronache quotidiane, i disturbi dell’apparato cerebrale stanno acquistando dimensioni allarmanti.
Le manifestazioni più comuni sono: Credulità cronica, Delirium rumens, Cerume psichico, Intellettualite acuta, Reflusso gastroencefalico, Necrosi emotiva
Aiutateci a prevenire e curare questi disturbi a cui nessuno è immune.
Inviateci le vostre ricette in pillole di parole o immagini: argo@argonline.it
Le più efficaci saranno pubblicate
La pillola di Pietro Sparacino:
LA CRISI NON ESISTE
C’è preoccupazione in giro.
Siamo tutti preoccupati perché c’è la crisi.
Ovunque ti giri, qualunque cosa chiedi, c’è crisi.
Provate a chiedere a un qualcuno come va?!
Vi risponderà quasi sicuramente c’è crisi.
Come va con le donne?
C’è crisi.
Coma va il lavoro?
C’è crisi.
Che c’è al cinema?
C’è crisi.
La crisi si è propagata a macchia d’olio e tutti ci stiamo chiedendo come riusciremo ad andare avanti.
Intere famiglie che non riescono più a pagare i beni di prima necessità.
Famiglie che non riescono a pagare le rate del televisore al plasma, del frullatore, dell’Ipod nano, del condizionatore, del divano,
l’abbonamento a SKY, il Nintendo WII…
Tutta roba che avevamo comprato a rate,
perché qualcuno ci aveva detto che l’unico modo per uscire dalla crisi era spendere, spendere, spendere.
Tutta roba che avevi comprato a rate, tutto al costo di un caffè al giorno.
L’LCD a rate, al costo di un caffè al giorno!
La macchina a rate, al costo di un caffè al giorno!
Il videofonino a rate, al costo di un caffè al giorno!
Non prendi più caffè, minchia ma sei nervoso!
Berlusconi l’ha sempre detto che bisogna spendere i fondi che ci sono rimasti.
Presidente a me l’unico fondo che mi è rimasto è il fondo del caffè.
Provo a leggere il futuro e lo vedo nero!
Siamo confusi e siamo alla ricerca affannosa di una guida, un vate, qualcuno che ci dica cosa fare.
Come la pecorella smarrita cerca il pastore.
Quando una pecorella è smarrita il pastore è preoccupato.
In un’equazione matematica sarebbe così:
PECORA SMARRITA = PASTORE PREOCCUPATO
Nella realtà il pastore dovrebbe essere Berlusconi e la pecora, noi.
Quindi:
BERLUSCONI = NOI
Berlusconi sta a PASTORE come noi stiamo a PECORA.
Se la pecora però non si fida del pastore, se il pastore è inaffidabile, la pecora ha paura.
In un equazione matematica sarebbe così:
PASTORE INAFFIDABILE = PAURA
Nella realtà il pastore inaffidabile è Berlusconi e la pecora che ha paura, noi.
Quindi:
BERLUSCONI sta a PASTORE INAFFIDABILE come noi stiamo a PAURA.
La paura fa novanta e allora
BERLUSCONI sta a PASTORE come noi stiamo a NOVANTA.
Il nostro amato presidente del consiglio che sta cercando in tutti i modi di dirci che è tutto apposto, che la crisi non c\’è,
che va alla grande, che insieme supereremo questo momento difficile, che insieme ci riusciremo, che insieme ce la faremo.
Presidente venga a casa mia e paghiamo l’affitto. Insieme.
L’8 marzo Berlusconi si è fatto una passeggiata in centro a Roma,
a via Veneto, una delle strade più chic di Roma.
Il Presidente ha potuto constatare che la crisi non è così drammatica.
Innanzitutto dice che i prezzi sono come quelli dell’anno scorso e i negozianti non si lamentano, anzi,
dicono che le cose funzionano più o meno come l’ anno scorso.
Quindi se volete comprate un orologio da BULGARI tranquilli;
ventimila euro costava l’anno scorso e ventimila euro costa quest’anno.
Potete comprarlo al costo dui un caffè al giorno, ma il caffè a via Veneto costa 4 euro!
In questo suo fervente ottimismo il presidente e il ministro dell’economia dicono di ispirarsi alla politica di Roosvelt
che nella crisi americana del ’29 diceva agli americani:
uscite, andate a mangiare un hamburger e pitturate il garage.
Io ho provato a seguire i consigli di Berlusconi-Tremonti-Roosvelt.
Sono uscito e sono andato a comprare un ha un panino con la porchetta.
E poi ho cominciato a dipingere il garage.
E mentre dipingevo ripetevo come un mantra LA CRISI NON ESISTE, LA CRISI NON ESISTE, LA CRISI NON ESISTE.
E dipingevo, e dipingevo e dipingevo…
Dopo mezz’ora un tipo tutto incazzato mi ha tolto il pennello dalle mani e m’ha detto:
ma che cosa fai? Dipingo il garage, l’ha detto Berlusconi. Ho capito, ma vai a dipingere il tuo di garage, non il mio!!! Il mio?! Io non ho neanche la macchina! C’è crisi!
Già mi immagino i prossimi consigli che ci darà il Presidente per uscire dalla crisi.
Per uscire dalla crisi bisogna comprare un gratta e vinci.
Per uscire dalla crisi partecipate al gioco dei pacchi.
Per uscire dalla crisi fate una rapina in banca.
Che io c’ho pensato seriamente a fare una rapina in banca.
Mi immagino a fare la rapina in banca, una banca a caso, l’Unicredit.
Fermi o sparo questa è una rapina. Mi dia tutto quello che ha in cassa.
L’impiegato l’unica cosa che ha in cassa è qualche titolo della Lehmann Brothers.
In carcere con i titoli della Lehmann Brothers.
Povero e disperato ma almeno in carcere ho la carta igienica.
Il governo comunque ha assicurato che varerà provvedimenti urgenti per uscirne tutti in buono stato.
Intanto hanno stanziato 17,8 miliardi di euro per le grandi opere compreso il Ponte di Messina.
Un anziano con la minima, intesa come pressione e come pensione, ha chiesto a Berlusconi:
Presidente ma se non possiamo permetterci neanche il pane perché stanziare i soldi per il Ponte?
E lui ha risposto ottimista e fiducioso, come la canzone de Il Libro della Giungla:
Ci bastan poche briciole ma lo Stretto è indispensabile e i tuoi malanni puoi dimenticare
In fondo bastan il minimo e sapessi quanto è facile trovar quel che ci basta per campar.
È come sempre il nostro presidente vive nelle favole!
Pietro Sparacino
http://www.pietrosparacino.it
di ARGO 06/04/2009 at 08:02http://www.spettacoliadr.it
http://www.magmateatro.it
Marina Pizzi ci ha inviato un’intera scatola di antibiotici, intitolata “Segnacoli di mendicità”. Ne assumeremo uno al giorno:
Marina Pizzi
Segnacoli di mendicità
2008-
1.
di ARGO 06/04/2009 at 08:31dire che me ne vado è
dire poco al nomignolo
cattivo. sono esangue
nel mito della gola
che non fona più
meraviglie né nessi
di nidi. la mia condotta
non porta più conchiglie
foniche marine. si appena
a zero l’àncora della forza
strettoia al calice sbeccato.
Francesca Grispello propone una lettura balsamica:
Parodiare il proprio professore conduce alla scienza! Se lo scostumato porta il nome di Alfred Jarry, padre delle soluzioni immaginarie, quindi della Patafisica.
Una personalità geniale, un uomo curioso, maestro nell’ordire debiti e nel tener testa ai creditori, uno dei proprietari terrieri più nullatenenti al mondo. Inventore del teatro dell’assurdo e demiurgo di quella scienza che indaga l’eccezione. L’assurdo è il nutrimento dell’intelligenza, perchè se è vero che ogni regola possiede un eccezione, questa la si coglie nella casualità dell’esistenza e quando il possibile danza con l’impossibile possiamo solo sorridere. Quindi, scoprire che quest’uomo geniale viveva nell’illegalità, non ci turba più di tanto. Anzi, è un piacere leggerne le gesta nel libricino di Stampa Alternativa e la “colpa” è tutta della splendida penna di Antonio Castronuovo.
Il come nasce Ubu Re, la sua compagna a due ruote e l’origine di sua una curiosa abitazione in riva alla Senna, il Tripode sono raccolti con freschezza in Ladro di biciclette. Cent’anni di Alfred Jarry. In un sorso solo ci si accorge che un grande uomo è fatto dalla grandezza delle sue debolezze.
Il tributo da versare per tutto questo è solo un euro, un tributo all’intelligenza più che degno, per quella collana rivoluzionaria che ho tanto amato e che continua a chiamarsi Millelire; gioia dei nostalgici.
Buona Lettura!
FrancescaGrispello
http://ferroetabacco.blogspot.com/2009/03/ladro-di-biciclette-centanni-di-alfred.html
di argoblog 06/04/2009 at 08:36visit this site right here https://casinosbewertung.de/
di HaroldBaica 20/07/2020 at 04:24